«… siamo la parte malata della società, un valido motivo per far sentire la parte buona, la stragrande maggioranza, come dei privilegiati. Non ti sembra?».
Questa affermazione è un po’ la chiave di volta del romanzo di Salvatore Scalisi, un racconto molto delicato su un mondo invisibile, o quanto meno che noi, la parte appunto privilegiata della società, vorrebbe non esistesse, ma la cui presenza, a volte fastidiosa, spesso indifferente, ci permette di sollevarci da ogni minima nostra “miseria” umana, confrontandoci in maniera “vincente” con chi è relegato, sovente per scelta, sporadicamente per un caso fortuito, agli estremi margini dell’umanità.