Prima che le esplorazioni permettessero di scoprire i primati, un animale suscitava la fantasia degli uomini di un tempo molto lontano, vedendolo ergersi in piedi sulle zampe posteriori e camminare in posizione eretta, osservando la sua testa con gli occhi ravvicinati e disposti su un piano quasi frontale, constatando il suo regime alimentare onnivoro.
Questo animale era l’orso.
Gli uomini di quel tempo, specie le popolazioni del Nord Europa, del Circolo Polare Artico, i Nativi Americani, finirono per considerarlo un essere vivente affine.
Allo stesso tempo lo temevano e lo rispettavano.
Nacquero così leggende e storie che vedevano gli orsi, così simili agli uomini, antagonisti alla pari.
Emancipandosi, il genere umano ha cambiato atteggiamento nei confronti degli orsi, ma aggiungerei nei confronti di tutti gli altri animali e della natura in genere, sempre con lo scopo di affermarsi senza ostacoli come specie dominante e padrona assoluta dell’intero pianeta. Con gli esiti che tutti noi conosciamo, a scapito anche della nostra salute.
Oggi gli orsi, per noi Europei del Mediterraneo, suscitano più che altro curiosità. Forse ne abbiamo visto qualche esemplare nei parchi a tema, di sicuro ne abbiamo colto il modo di vivere in televisione, spesso ci hanno fatto tenerezza.
L’orso è stato per così dire “metabolizzato”, ridotto ad un giocattolo di peluche o al disegno animato dell’orso Baloo del Libro della jungla.
Bernd Brunner, con il suo saggio “Uomini e orsi – una breve storia” ci accompagna ad una ri-scoperta di questi affascinanti animali, ricostruendo le fasi dei primi contatti tra gli uomini e gli orsi, gli originari tentativi di classificazione di questi animali, raccontandoci di antiche usanze che vedevano gli uomini travestirsi da orsi.
L’autore racconta dei primi Europei che, esplorando nuove terre, conobbero esemplari di orso sconosciuti, come il panda. Traccia inoltre una sintesi delle ricerche scientifiche su questi animali, specie per quanto riguarda la somiglianza con gli umani.
Il Brunner passa poi ad analizzare i tentativi di addomesticamento degli orsi e la convivenza con gli uomini e perfino il loro utilizzo negli spettacoli, per arrivare al doloroso capitolo della caccia, a volte spietata, agli orsi per ricavarne le pellicce o certe sostanze curative.
Un capitolo è dedicato ai “surrogati” degli orsi, quali i giocattoli di peluche, i personaggi dei fumetti o dei cartoni animati.
Un saggio esaustivo e ad ampio spettro, ricco di illustrazioni anche d’epoca, scorrevole nella lettura e interessante per gli argomenti trattati, capace di restituirci una rinnovata, appassionata e avvincente immagine degli orsi.
Autore: Bernd Brunner
ISBN: 978-88-339-2106-8
Pag.: 208
Prezzo: € 18,00
Prima edizione: 2004
Edizione attuale: 2010
Edito da: BOLLATI BORINGHIERI - Torino
Genere: saggio
Bernd Brunner, studioso e scrittore eclettico, si è occupato soprattutto di storia delle idee e della cultura in rapporto al sapere scientifico. Ha studiato a Berlino e a Seattle e ha collaborato con il Bard Graduate Center for Studies in Decorative Arts and Culture di New York, con la Bancroft Library della University of California a Berkeley e con il Goethe Institut di San Francisco. I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue.
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