Tre delitti sconvolgono Varese.
Le vittime sono persone normali,
irreprensibili, niente che li accomuna, eccetto la loro propensione ad aiutare il
prossimo. Eppure sono uccise con una certa enfasi.
Sui cadaveri c’è sempre un’immaginetta
di San Sebastiano e delle cifre. Sin dalla prima immaginetta si chiama in causa
il commissario Andrea Canova, alludendo che il poliziotto sia in qualche misura
coinvolto nei delitti.
Personaggio controverso il
Canova: ottimo investigatore, ma scorbutico, violento persino e per nulla
irreprensibile.
Con i suoi aiutanti, il
vicecommissario Zanardi e l’ispettrice Pavesi, Andrea Canova indaga sui casi
che via via si susseguono, senza trovare la soluzione al mistero di quelle
immaginette con le cifre e senza individuare nemmeno un sospettato.
Intanto la vita di Canova,
ossessionato dai delitti irrisolti, prende una pessima piega, fino ad essere
esonerato dal caso.
Come in un puzzle, i vari pezzi della
vicenda troveranno infine la loro giusta collocazione, rivelando una macchia indelebile
nel passato di Andrea Canova.
Laura Veroni ha scritto un
romanzo assai ben congeniato, mescolando l’indagine di polizia con il
misterioso riferimento ad un martire del Cristianesimo, entrando nell’intimo
dei vari personaggi del racconto, descrivendone virtù e debolezze, raccontando
i loro momenti anche intimi, i pensieri e le angosce.
"1.3 So chi sei" è un romanzo che si legge agevolmente e che appassiona pagina dopo pagina. Un plauso quindi all'Autrice.
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