Che cos’è l’arte?
Non sono un critico d’arte, non sono un esperto di arte né
ho studiato storia dell’arte, per cui potrei essere il meno titolato a scrivere
di arte.
Ne sono però un fruitore e siccome sono sicuro che i veri
artisti non concepiscono le loro opere allo scopo di ricevere una recensione
positiva da parte degli esperti, ma vogliono far appassionare le persone, credo
che la riposta alla domanda in epigrafe sia questa: è arte ciò che fa
emozionare.
"Oltre le nuvole" - Perù, 2022 - cm 70x105 |
Anche la fotografia è un’arte perché le immagini sono
potenti strumenti che suscitano le nostre emozioni, scuotono i nostri sensi,
sollecitano i nostri pensieri.
Lo scorso 18 giugno sono andato a Bergamo a vedere una
mostra fotografica presso la Galleria Ceribelli, situata nei pressi
dell’Accademia Carrara. "Io sono Q'ero" - Perù, 2022 - cm 70x105
Esponeva i suoi lavori Alessandro Bergamini e la mostra si
intitolava “Q’eros – Oltre le nuvole”.
"Preghiera ad Apu e Pachamama" - Perù, 2022 - cm 105x70 |
Ventidue fotografie – riprodotte nel numero massimo di otto
copie - che avevano per soggetto i
Q’eros, una comunità che vive in uno dei più remoti luoghi delle Ande peruviane
e che pare discendano dagli Inca.
"Musica nel vento" - Perù, 2022 - cm 40x60 |
Testimonianza visiva della spedizione, fatta nel 2022 nelle
Ande peruviane, alla scoperta di questa comunità che conduce una vita assai
diversa dalle agiatezze a cui siamo abituati noi Occidentali, in condizioni
climatiche e ambientali molto difficili, le fotografie di Alessandro Bergamini,
con lo sfondo delle cime andine, caratterizzate da un’atmosfera suggestiva per
il cielo plumbeo e la nebbia, in un perfetto contrasto con i colori sgargianti
degli abiti indossati dai Q’eros, ci mostrano i volti, le attività e le
tradizioni di questa fiera comunità, composta da meno di un migliaio di
individui.
La serenità, la compostezza, la dignità che emerge dai volti
di queste persone, sia pure segnati dalla fatica, dal freddo e da una vita che
non fa sconti a nessuno, ci fa capire quanto sia necessario rispettare le
tradizioni, gli usi, i costumi e i luoghi dove vivono antiche comunità, come i
Q’eros. Immergendoci nella profondità dei loro occhi, possiamo apprezzare la
bellezza del genere umano e l’importanza della diversità delle culture che è
ricchezza vera, dal valore molto più elevato di una qualsiasi agiatezza
materiale.
"Mani nella lana" - Perù, 2022 - cm 40x60 |
Nella nostra ignorante arroganza, ci siamo presi la briga di
voler esportare il nostro modello di vita in tutto il mondo, come se fosse l’unico
possibile; e in forza di questa arroganza, nel tempo, abbiamo snaturato, eradicato
se non addirittura sterminato popoli e comunità, sorte magari prima di noi e
forse destinate a durare più di noi, pur senza gli estremi livelli tecnologici
di cui ci siamo dotati.
Il lavoro di Alessandro Bergamini ci consente di conoscere e
documentarci su culture e comunità umane da noi distanti e diverse, nell’ambito
di un progetto in cui sono coinvolti altri fotografi e che è possibile chiamare
“Atlante dei Popoli”. La loro conoscenza, grazie al lavoro di persone come
Alessandro, rende testimonianza di questi popoli, altrimenti destinati
all’oblio.
Una breve nota biografica dell’artista: Alessandro Bergamini
è nato a Bondeno (FE) nel 1986. Vive a Finale Emilia. Le sue passioni sono i
viaggi e la fotografia. Di queste passioni è riuscito a farne una professione.
La sua tecnica di post produzione della fotografia è molto apprezzata.
Sito web: https://www.alessandrobergamini.it/
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