Si tratta del castello federiciano di Roseto Capo Spulico.
Costruito a picco sulle chiare acque del mar Jonio, è incastonato
su una delle più belle coste italiane.
Il “Castrum Petrae Roseti” si eleva sul sedime di un
precedente luogo di culto, risalente al X secolo, forse un monastero fondato da
San Vitale da Castronuovo. Edificato dai Normanni, quale avamposto di difesa
retto da una piccola guarnigione, fu requisito da Federico II di Svevia ai
Cavalieri Templari, a causa del loro tradimento, nel corso della IV Sesta
Crociata in Terra Santa.
Le sue mura conservano diverse tracce, alchemiche ed
esoteriche, sia della presenza dei Templari, sia del passaggio di Federico II.
Nel tempo, alla struttura originaria sono state aggiunte altre costruzioni e l’intero
complesso ha subito diverse opere di restauro, anche per adattarlo all’attuale
uso ricettivo, tuttavia il fascino è rimasto intatto.
Una leggenda lo indica quale luogo di custodia della Sacra
Sindone, nella prima metà del 1200.
Storia e mistero sono la magia di un posto che merita senz’altro
una sosta.
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