Venerdì di passione

 “E lo condussero al luogo detto Golgota, che tradotto significa luogo del teschio.

E gli offersero del vino mirrato, ma egli non ne prese.

Poi lo crocifissero.

Era l’ora terza quando lo crocifissero.

Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno!».

Con lui crocifissero due ladroni, uno alla destra e l’altro alla sinistra. Così si adempiva la profezia che dice: «È stato annoverato tra i malfattori».”

Questo breve brano è tratto da un libro, intitolato “Il Vangelo di Gesù” – Edizioni Istituto San Gaetano, Vicenza, 1970 – a cura dei volontari dell’Associazione MIMEP.

Il libro mi fu regalato dai catechisti, al termine del percorso di preparazione alla Prima Comunione, ormai più di cinquanta anni fa.

Pur avendo ricevuto ben tre sacramenti, sono un pessimo cristiano, per di più non praticante. Eppure sono sempre stato affascinato dalla figura di Gesù. Non mi interessa sapere se è veramente il figlio di Dio, se sia esistito realmente o se siano veri i Vangeli che raccontano la sua vita. Se gli uomini applicassero anche solo in minima parte quello che è il suo magistero, attraverso appunto i Vangeli, il mondo potrebbe essere un posto migliore, dove pace, fratellanza e giustizia dominerebbero. Invece…

Ogni tanto riprendo in mano questo libro e rileggo i brani contenuti.

Il volumetto è un sussidio didattico, dove sono raccolti con ordine cronologico i vari passi dei quattro Vangeli canonici che narrano linearmente e senza ripetizioni la vita di Gesù, partendo dall’annunciazione della nascita di San Giovanni Battista fino all’Ascensione.

Una breve introduzione illustra la Palestina nel contesto storico, politico e religioso dell’epoca in cui si svolgono i fatti relativi alla vita di Gesù, assieme a informazioni geografiche e morfologiche.

Inizia poi il compendio dei Vangeli che cronologicamente espone il susseguirsi della vita del Cristo, passando per l’annunciazione, la fuga in Egitto, i primi miracoli, le parabole, fino agli eventi della Settimana Santa, con l’Ultima Cena, la flagellazione, la crocifissione, la morte, sepoltura e Resurrezione. Ed anche le apparizioni ed infine l’Ascensione in Cielo. Il tutto accompagnato da immagini, disegni esemplificativi, planimetrie e didascalie e una linea del tempo sempre presente in sommità ad ogni pagine del volumetto.

Solo con la maturità ho apprezzato a pieno il valore di questo libro, assieme all’immensità della figura metafisica di Gesù Cristo.

Oggi è Venerdì Santo, il venerdì della passione di Cristo che morendo sulla croce, dopo essere stato fustigato, deriso e umiliato, annoverato appunto – come nel brano riportato in epigrafe – tra i malfattori, ha salvato dal peccato l’umanità intera, avocando a sé le colpe di tutti gli altri, perché “non sanno quello che fanno”.

Nel frattempo, gli uomini continuano a non sapere ciò che fanno!