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Come un naufrago, inserirò in una bottiglia, ovvero questo Blog, i miei messaggi
che affiderò al vasto mare del WEB, affinchè qualche navigatore li possa
scorgere tra i flutti, così da leggerne il contenuto e scoprire la mia passione
letteraria.

venerdì 25 febbraio 2022

Dietrologia

Qualcuno potrà anche definire puerile l’incipit di questo mio intervento che, come un alunno di scuola secondaria di primo grado   “volgarmente” detta scuola media – ricopia la definizione di un termine direttamente dal vocabolario.

Nella fattispecie riporto la definizione di “dietrologia” tratta dal vocabolario on-line della Treccani: ”dietrologìa s. f. [comp. di dietro e -logia]. – Nel linguaggio politico e giornalistico indica, con intonazione polemica, la tendenza, propria dei cosiddetti dietrologi, ad assegnare ai fatti della vita pubblica cause diverse da quelle dichiarate o apparenti, ipotizzando spesso motivazioni segrete, con la pretesa di conoscere ciò che effettivamente «sta dietro» a ogni singolo evento“.

Parrebbe insomma un sostantivo non proprio positivo.

Sono convinto che per trattare eventi d’attualità e di politica, occorra conoscere materie come la geografia e la storia, ma soprattutto è necessario informarsi, possibilmente non solo da una singola fonte e preferibilmente in via diretta.

Ogni evento, ogni atto politico, raramente ha inizio senza una relazione con eventi e atti precedenti, ma spesso ne è conseguenza o reazione, tuttavia – generalmente – non si cerca di capire la genesi dell’evento, i motivi che hanno condotto a quell’evento o le situazioni che lo hanno favorito; ne consegue che si finisce per giudicare quell’evento o quell’atto politico solo in base all’evidenze del momento o peggio ancora aderendo ai giudizi della massa, per disattenzione o per limiti di tempo o semplicemente perché così è più facile, scadendo quindi nell’omologazione.

Se la maggioranza esprime un giudizio su un evento o un atto politico, non è scontato che quel giudizio sia corretto. Il numero non sempre contraddistingue la qualità, pur rappresentando la quantità. Questo è ancor più vero se la maggioranza non ha verificato in prima persona i fatti e si è lasciata suggestionare da chi magari ha interesse affinché quei fatti assumano una certa valenza, enfatizzandone alcuni aspetti e/o celandone altri.

Tuttavia cercando i nessi, informandosi e trovando quindi spiegazioni diverse rispetto a quelle ufficiali o maggioritarie, si rischia di fare della “dietrologia”, di pretendere di “conoscere ciò che effettivamente «sta dietro» a ogni singolo evento“, mentre si sta semplicemente tentando di avere un'opinione, una propria idea sull’argomento.

Gente pericolosa quella informata: difficile da manovrare, recalcitrante nell’accettare le verità a tavolino o imposte per legge, per nulla propensa a soggiogarsi a dogmi laici. Gente che però vive male, costretta magari ad assumere ansiolitici o a muoversi con circospezione, ma sempre in posizione eretta e a testa alta.

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