A me capita, salendo a bordo di un autobus, di osservare i passeggeri e di interrogarmi su chi sia quello sconosciuto, dove sia salita quella persona o dove debba scendere quell'altra.
Pensieri fugaci nell'intervallo del viaggio.
Immagino che anche gli altri passeggeri abbiano pensieri simili come parimenti penso li abbia l'autista, amplificati per le ore di lavoro da svolgere.
Sconosciuti, assiepati in uno spazio sovente assai ristretto, che per un breve periodo della loro vita mescolano le loro storie, i loro destini.
Così come avviene a bordo dell'autobus della “Linea 429” che si insinua nel traffico cittadino con a bordo un'umanità composita, segnata da sogni, speranze, tensioni ed occasioni.
Un assortimento di personaggi, con le rispettive storie, sapientemente raccontato da Salvatore Scalisi nel suo romanzo, intitolato appunto “Linea 429”.
Mentre l'autobus procede a rilento, una perturbazione si evolve in tempesta, suscitando in me, lettore, un senso di angoscia, al punto da proiettarmi all'interno di quel mezzo pubblico, tra quei volti sconosciuti.
La tensione è palpabile, cresce al peggioramento climatico.
Manca l'aria, verrebbe voglia di scendere e invece la lettura si fa appassionata.
Sentivo che il fato avrebbe destinato ai personaggi del romanzo un'amara sorpresa e sinceramente mi ero prefigurato che il pesante veicolo venisse alla fine inghiottito, con tutti i passeggeri, da una voragine del terreno causata dalle copiose piogge.
Il finale mi ha decisamente spiazzato e non me l’aspettavo.
Salvatore Scalisi si conferma un autore prolifico nei temi e sorprendente nei finali.
Autore: Salvatore Scalisi
ISBN: 978-88-95396-65-1
Pag.: 164
Prezzo € 13,00
Prima edizione: 2012
Edito da: DEMIAN EDIZIONI - Teramo
Genere: thriller
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