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Mi trovo a casa di mia
madre ottantaseienne e suonano alla porta.
Vado ad aprire e mi si
presenta davanti un tipo simil cyborg, mezzo uomo e mezzo i-pad in mano, con
cuffia dell’i-phone nell’orecchio, il quale con fare deciso mi dice che una non
meglio identificata entità pubblica ha stabilito di cambiare i fornitori di gas e
luce e che, con i codici ricevuti, avremmo restituita la cauzione.
Sinceramente sono preso
alla sprovvista, tentenno, dico che non ho ricevuto nulla nelle bollette.
«Controlli!» intima
perentorio il cyborg.
Ubbidisco e come un automa
vado a prendere le bollette in cerca di questi fantomatici codici.
«Ecco, il codice POD» dice
l’organismo bionico, indicando una sequenza alfanumerica sulla bolletta ENEL.
«Ma questo è il codice che
identifica il punto di presa dell’energia elettrica.»
Il cyborg conferma e
ribadisce che avendo quel codice significa che abbiamo diritto a cambiare
fornitore e a vederci restituita la cauzione.
Comincio a capire.
«Io non ho ricevuto
nessuna comunicazione in merito, mi faccia telefonare all’ENEL», dico al mezzo
uomo – mezzo tecnologia, che inizia a vibrare.
Mi chiede se sono io il
titolare dell’utenza, gli rispondo di no che lo è mia madre e a mia volta domando chi lo aveva autorizzato a
fare questa cosa.
Mi dice il nome di una
società, una di quelle sorte come funghi nel cosiddetto “mercato libero”
dell’energia, pronte a tuffarsi nel vasto bacino dei “clienti” (una volta solo
utenti) e aggiunge: «C’è il libero mercato, ognuno può scegliere da chi fornirsi
di energia elettrica e gas».
«Ah ecco! Beh voglio
restare con ENEL» sentenzio.
«Così rinuncia a
settantasette euro di cauzione» gracchia il cyborg.
«Non me ne frega niente! E
guardi che lei non può approcciarsi in questo modo con le persone… ».
«Non vuole cambiare?» mi
interrompe l’assemblato.
«No!»
Al mio diniego, il cyborg
volta le spalle saluta e se ne va, senza farmi finire la mia protesta per come
si era presentato.
Ero mezzo intenzionato a
chiamare i Carabinieri, ma poi ho pensato che l’esemplare bionico era anch’esso
una vittima del sistema delle liberalizzazioni all’italiana, quel sistema che oggi
ha consegnato la Telecom agli spagnoli, perché “così va il mercato”, forse
costretto a comportarsi al limite del fraudolento per campare.
Forse.
Spero solo che nell’occhio
non abbia avuto una microcamera che abbia fotografato la bolletta e gli altri
dati salienti, sicché da ricevere la bolletta elettrica non solo dall’ENEL, ma
anche dal suo “padrone”.
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