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Come un naufrago, inserirò in una bottiglia, ovvero questo Blog, i miei messaggi
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letteraria.

mercoledì 23 febbraio 2011

"Ambasciate" di Roger Peyrefitte

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Il “libro dimenticato” che voglio proporre è un romanzo molto particolare, dal carattere alquanto autobiografico, con valenze di costume e pennellate di cronaca storica.

Il racconto narra la permanenza del giovane segretario di ambasciata conte Giorgio de Sarre, presso la sede diplomatica francese ad Atene, all'alba di avvenimenti che avrebbero sconvolto prima l'Europa e il mondo intero dopo, con la tragedia della seconda guerra mondiale.





Per il giovane Giorgio si tratta del primo incarico all'estero affidatogli dal Quai d'Orsay, il Ministero degli Esteri francese.

Il lungo viaggio in treno da Parigi alla capitale greca, consente all'autore, attraverso il suo personaggio principale, di anticipare in cosa consiste la carriera, ovvero il mondo della diplomazia, ma saranno gli episodi che si susseguiranno durante la missione diplomatica a far emergere i vizi, molti, e le virtù, poche, che caratterizzano le ambasciate, in un momento dove questi organi stavano perdendo il peso che per secoli avevano avuto in seno ai rapporti tra gli stati.

Un argomento che l'autore ben conosce, poiché egli stesso è stato un diplomatico, assegnato proprio ad Atene e in quegli anni.

Giorgio cerca di destreggiarsi tra gli intrighi, le rivalità, le meschinità e le schermaglie di cui sono attori i vari funzionari d'ambasciata.

La frequentazione di due diplomatici di altre nazioni, rinnoveranno a Giorgio i ricordi di un passato torbido e il richiamo a quell'”amore greco” che taluni filosofi ellenici classici praticavano, osannato dai due conoscenti, lo tenteranno in più occasioni, senza però fargli mai superare il confine.

Sarà invece con Francesca, la giovane figlia dell'ambasciatore di Francia, che Giorgio lambirà frontiere assai ardite: la loro passione andrà oltre il normale rapporto a due.

Giorgio sarà anche attratto da Rodolfo, un giovane diplomatico tedesco, con cui condivide un trasporto spirituale per il mondo greco antico, ma col quale non arriverà mai a consumare una vera passione carnale, anche se timidi approcci ne potevano essere il prologo.

Uno scatto d'orgoglio di Giorgio e l'imminente guerra separeranno i due amici, comandati a rientrare a Parigi e a Berlino.

Giorgio lascerà Atene, ma quella città, col suo enorme retaggio storico, con l'estasi procurata, con lo scuotimento dei sensi e dei ricordi, gli resterà nel cuore, per sempre.

Il romanzo tratta argomenti, quali la bisessualità e l'omosessualità, ancora abbastanza tabù per il periodo in cui fu pubblicato la prima volta in Francia: il 1951.

Li affronta però in modo garbato, con una prosa ed uno stile classico, senza mai cadere in facili volgarità o descrizioni esplicite, pur restando chiaro il significato intrinseco del racconto e il messaggio che l'autore vuol trasmettere al lettore, ben più incisivo di molte ostentazioni odierne di dubbio gusto e minore efficacia.

Aspetti alquanto delicati dell'argomento, quali la giovane età dei grooms oggetto delle attenzioni dei diplomatici conoscenti del protagonista, possono lasciare, come mi hanno lasciato, perplessi. Per questo motivo il libro dovrebbe essere senz'altro riservato a lettori adulti, con spiccato senso critico.

La ricostruzione degli avvenimenti storici a corollario del romanzo è accurata, mentre stigmatizza con efficacia la diplomazia, al punto da diventare l'argomento principale con cui all'epoca si presentava il libro, celando l'altro eclatante contenuto.

L'edizione in mio possesso è la versione Pocket, edita da Longanesi nel 1966.







Roger Peyrefitte [Fonte: www.bitculturali.it]
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Leggendo la biografia di Roger Peyrefitte, non si può infine non riconoscerlo nei panni del giovane Giorgio. Taluni biografi lo annoverano tra i principali autori del mondo gay, altri lo considerano solo un diplomatico ed uno scrittore, un tempo assai di grido per gli argomenti trattati nei suoi romanzi, ma oggi piuttosto dimenticato.

Roger Peyrefitte morì a Parigi il 5 novembre del 2000.
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